Esattamente un anno fa venivamo travolti dall'annuncio della pandemia da Covid-19. Da allora le nostre vite sono inevitabilmente cambiate, molte, troppe, si sono interrotte. È stato un susseguirsi di informazioni, continui aggiornamenti, poi preoccupazioni, paure, dolore, immagini che difficilmente cancelleremo. Poi sono arrivate le speranze, segnali di apertura, ma nuovamente ci siamo ritrovati a terra. Frustrazione, rabbia e nuovo dolore, di fronte a un Paese che non riesce a ripartire e sanarsi.

A distanza di mesi noi 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐥𝐞 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐝𝐚𝐫 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐚 𝐜𝐡𝐢 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐢𝐦𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨, e vi invitiamo a farlo attraverso racconti, foto, disegni, scarabocchi, tutto ciò che possa esser utile a dar sfogo alla vostra interiorità.

#Riflessidiquarantena torna, per leggerci e darci forza vicendevolmente. Sappiamo che questo tempo sospeso non ha spento le nostre emozioni, positive o negative che siano.

Esse insieme ai sentimenti continuano a scandire i nostri attimi. In questi mesi abbiamo scoperto la forza che pensavamo non avere, il coraggio necessario a sconfiggere le nostre paure, la resilienza che, come non mai, ci ha aiutato a non mollare.

Non siete soli, non siamo soli... è questo il pensiero migliore che ci accomuna ed unisce. 

Pensieri di Quarantena

di Mirella Donato

"La vedo cupo, sir"
"Ormai non resta che aspettare che passi la nottata, Lloyd"
"Nel frattempo, presterei attenzione che non si sprechi la giornata, sir"
"E come si può fare, Lloyd?"
"Magari usando la notte per sognare e il giorno per realizzare, sir"
"Difficile sognare di questi tempi, Lloyd"
"È comunque più costruttivo che passare il tempo ad aspettare, sir"
"Diamoci da fare per quel che si può, Lloyd"
"Ma soprattutto per ciò che si vuole, sir"
Come guardare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto! 
Banale, lo so! 

Pensieri di Quarantena

di Teresa

𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆 𝑨𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑹𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆 ́ 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒂𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒆 𝒗𝒐𝒔𝒕𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒂𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒄𝒊 𝒅𝒂𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂 ̀ 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒆𝒓𝒎𝒂𝒓𝒄𝒊 𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒓𝒆   𝒆 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒖 𝒏𝒐𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒆 𝒔𝒖 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒅𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒂 𝒏𝒐𝒊 .

𝑯𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒔𝒖𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒂𝒏𝒅𝒆𝒎𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒐 , 𝒉𝒐 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒐 𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒕𝒂 ̀ 𝒂𝒏𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒒𝒖𝒐𝒕𝒊𝒅𝒊𝒂𝒏𝒊𝒕𝒂 ̀ 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒂 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊 .

𝑼𝒏 𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒇𝒂 𝒆𝒓𝒂𝒗𝒂𝒎𝒐 𝒊𝒏𝒄𝒓𝒆𝒅𝒖𝒍𝒊 𝒆 𝒔𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒊 𝒂 𝒄𝒊𝒐 ̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒅𝒆𝒏𝒅𝒐 , 𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒄𝒉𝒊 , 𝒂𝒓𝒓𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂𝒕𝒊 , 𝒔𝒎𝒂𝒓𝒓𝒊𝒕𝒊 𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒉𝒐 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒊𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂 ̀ 𝒂 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒍 ' 𝒐𝒓𝒊𝒛𝒛𝒐𝒏𝒕𝒆 . 𝑳𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒆 ̀ 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒄𝒂𝒕𝒂𝒑𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂 ̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒎𝒊𝒂 , 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒐𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒔𝒖𝒕𝒐 𝒆 ̀ 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍 ' 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒐 , 𝒎𝒂 𝒂𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒅𝒊𝒄𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒔𝒂𝒏𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒆 ̀ 𝒅𝒂𝒗𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒃𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂 .

 

Pensieri di Quarantena

di Alda Merini

𝑸𝒖𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒉𝒐 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐!
𝑬𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒔𝒕𝒖𝒑𝒆𝒏𝒅𝒊,
𝒑𝒊𝒆𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆, 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒊 𝒅𝒊𝒄𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐:

"𝑫𝒂𝒊 𝒂𝒍𝒛𝒂𝒕𝒊!
𝑳𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒆̀ 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒂;
𝒆̀ 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒄𝒆 𝒍𝒂 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒂 𝒍𝒂 𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂,
𝒆̀ 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒂𝒍 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒂𝒏𝒈𝒐𝒔𝒄𝒊𝒂”.

𝑬 𝒂𝒍𝒍𝒐𝒓𝒂 𝒎𝒊 𝒍𝒆𝒗𝒂𝒗𝒐 𝒂 𝒔𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒆 𝒊 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊
𝒔𝒄𝒐𝒎𝒑𝒂𝒓𝒊𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒆𝒅 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒗𝒂 𝒍'𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒑𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒂𝒕𝒕𝒊𝒏𝒐
𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐 𝒆𝒓𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒖𝒂 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂,
𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒖𝒂 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒈𝒖𝒆𝒓𝒓𝒊𝒆𝒓𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 
𝒆 𝒂 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒔𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂.”

Pensieri di Quarantena

di Ernesto Olivero

𝑻𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊.
𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒗𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒖𝒐𝒊𝒐𝒏𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒆, 𝒔𝒐𝒍𝒆, 𝒄𝒐𝒏 𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒕𝒐
𝒔𝒖𝒍 𝒗𝒆𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆
𝒊𝒍 𝒅𝒊𝒔𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆,
𝒖𝒏 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆, 𝒖𝒏 𝒃𝒂𝒄𝒆𝒕𝒕𝒐, 𝒖𝒏 𝒔𝒂𝒍𝒖𝒕𝒐.

𝑻𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊, 𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒐 𝒂 𝒐𝒈𝒏𝒖𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐,
𝒕𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊, 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒓𝒆 𝒍𝒐𝒕𝒕𝒂𝒏𝒐, 𝒕𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊 𝒆 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒈𝒍𝒊 𝒍’𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒊𝒓𝒐,
𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒔𝒂 𝒅’𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒂 𝒕𝒆.

𝑻𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊, 𝒎𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒓𝒍𝒊 𝒍𝒂𝒔𝒔𝒖̀ 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒔𝒂𝒓𝒂𝒊 𝒊𝒏 𝒆𝒕𝒆𝒓𝒏𝒐, 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆.

𝑻𝒖 𝒄𝒊 𝒔𝒆𝒊,
𝒂𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒂 𝑩𝒆𝒓𝒈𝒂𝒎𝒐, 𝒊𝒏 𝑳𝒐𝒎𝒃𝒂𝒓𝒅𝒊𝒂, 𝒊𝒏 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒕𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒂𝒆𝒔𝒆.

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